Paolo Bonolis ospite del “Giffoni Film Festival” parla del suo passato da conduttore di una trasmissione perbambini. E chi oggi ha trent'anni o qualcuno in più, certo non se lo è dimenticato il mitico “Bim Bum Bam”, davvero il programma che ha lanciato Bonolis tra i grandi conduttori italiani.
I duetti con il pupazzo “Uan”, le discussioni con il regista che lo minacciava di mandarlo a presentare telequiz, le simpatiche parodie come “Uanathan” o la televendita della caciotta fetecchia, e ancora i vani tentativi di Bonolis di dare un taglio culturale al programma mandando in onda un documentario sulle cascate del Niagara. Ce n'era davvero per tutti i gusti, senza mai scadere nella volgarità.
Alla platea del festival di Giffoni il conduttore ammette di consideralo ancora uno dei suoi “cavalli di battaglia” e con un po' di nostalgia ricorda scherzando un po': “Bim bum bam era unico, era anche un programma cattivo, schiacciavamo addirittura i Puffi, io non li sopportavo”.
L'occasione è buona per lanciare qualche piccola frecciata alla televisione di oggi: “La tv ha smesso di rinnovarsi, quella di una volta era pionieristica, oggi non si cercano più nuove terre da esplorare, si tende a coltivare quelle che si conoscono”.
Riferendosi ai programmi per bambini aggiunge: “Ora ci sono solo i cartoni animati, non c’è un programma dedicato a loro. I bambini non hanno un punto di riferimento”. E per la prossima stagione televisiva si ripromette: “Farò un programma che piaccia anche ai bambini”.
Riferendosi ai programmi per bambini aggiunge: “Ora ci sono solo i cartoni animati, non c’è un programma dedicato a loro. I bambini non hanno un punto di riferimento”. E per la prossima stagione televisiva si ripromette: “Farò un programma che piaccia anche ai bambini”.
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